Lavaggio impianto di riscaldamento: quando è consigliato?
È un intervento che rientra nella manutenzione dell’impianto di riscaldamento, utile soprattutto quando l’impianto è vecchio, sporco e con difficoltà di circolazione. Si tratta del lavaggio dell’impianto, oggi obbligatorio per legge (Dl 195/2005 e Dl 311/2006 e DPR 59/2009) pertanto indispensabile farlo in caso di ristrutturazioni totali o ristrutturazione del solo impianto termico o in caso di nuova installazione o sostituzione di generatore di calore (es. quando cambiamo la caldaia tradizionale con una caldaia a condensazione).
Nb: nell’articolo 14 del DPR 59/2009 si prescrive nei precedenti casi il “trattamento chimico di condizionamento”, ovvero il lavaggio chimico, per gli impianti che hanno potenza nominale del focolare complessiva minore o uguale a 100Kw.
Se la potenza dell’impianto è superiore ai 100Kw ma inferiore a 350Kw è necessario anche un trattamento di addolcimento dell’acqua. Oltre queste potenze, le regole sono espresse nell’articolo 5 del D.P.R. 26 agosto 1993, n. 412 “Regolamento recante norme per la progettazione, l’installazione, l’esercizio e la manutenzione degli impianti termici degli edifici ai fini del contenimento dei consumi di energia, in attuazione dell’art. 4, comma 4, della L. 9 gennaio 1991, n. 10″ che non è ambito di questo articolo.
Consigliato invece in alcuni casi quando:
- alcune stanze sono più fredde rispetto ad altre
- l’impianto impiega molto tempo per riscaldarsi
- alcuni radiatori sono freddi anche se aperti
- la caldaia è più rumorosa del normale
- negli impianti con radianti a pavimento questi ultimi si scaldano in modo parziale
- quando le bollette del gas risultano più salate del normale
Perché fare il lavaggio dell’impianto?
Vantaggi del lavaggio impianto
Tutti gli impianti di riscaldamento centralizzato o autonomi funzionano con un circuito chiuso di acqua che viene riscaldata dalla caldaia e mandata in circolo nei tubi dell’impianto termico. Questo vale per impianti tradizionali a radiatori e termosifoni e anche per i nuovi impianti a pannelli radianti a pavimento.
Il circuito viene caricato all’avviamento dell’impianto e l’acqua circola al suo interno. Dopo tanti anni, a causa del calcare, dei fanghi e dei minerali contenuti nell’acqua, del deterioramento delle tubazioni ed altro, può accadere di trovare al loro interno depositi calcarei, residui di corrosione dei tubi, scorie da ossidazione di alcune parti, sabbie.
Motivo per cui il lavaggio chimico dell’impianto di riscaldamento è un’operazione di pulizia e di buona manutenzione che consente un aumento del rendimento termico fino al 20% e garantisce un risparmio sicuro sia in termini economici che in termini ambientali.
Quello che il cliente deve sapere:
- Pulire un impianto sporco può migliorarne l’efficienza e le prestazioni fino al 20%. Cosa Significa per il cliente? Un risparmio fino a 280 € all’anno*.
*Sulla base di un conto medio per il riscaldamento di 1400 euro all’anno
- In caso di mancato lavaggio dell’impianto su nuova installazione, al cliente non verrà riconosciuto alcun intervento in garanzia.
- Le caldaie di oggi sono più evolute, più elettroniche, più soggette a guasti costosi, pertanto molto più critiche rispetto a quelle del passato. La manutenzione risulta essere necessaria per evitare eventuali ritorni da parte dell’installatore.
- La legge permette al contribuente di detrarre il 55% delle spese sostenute per sottoporre il proprio impianto ad interventi atti a migliorarne l’efficienza energetica. Tra queste è compreso anche il lavaggio dell’impianto. Che cosa significa per il cliente? Il costo reale dell’operazione si riduce a poco più della metà.
Come fare il lavaggio di un impianto?
Come scritto in precedenza il lavaggio dell’impianto di riscaldamento ha lo scopo di trattare chimicamente il circuito di riscaldamento operando un’azione disincrostante nella prima fase e un trattamento anticorrosivo nella fase finale.
Per fare il lavaggio, l’operatore utilizza un macchinario dotato di un circolatore ad alta prevalenza che è in grado di rimuovere sia le incrostazioni che i fanghi presenti nell’impianto grazie all’utilizzo di due prodotti chimici uno con potere disincrostante, l’altro con potere anticorrosivo filmante.
Le operazioni del lavaggio impianto si suddividono in 4 fasi:
Fase 1: flussaggio iniziale
https://www.youtube.com/watch?v=bKBm_jWdwhA&t=11s
https://www.youtube.com/watch?v=RnwgOVpYEQ8
https://www.youtube.com/watch?v=XAgJ0YvhrvY
Fase 2: azione disincrostante con prodotto decapante
Fase 3: flussaggio finale
https://www.youtube.com/watch?v=-5F3J1b6Cgc&t=16s
Fase 4: trattamento con prodotto anticorrosivo filmante
Consigli?
Più precisamente, impedisce che il calcare presente nell’acqua potabile ostruisca depositandosi, serpentine di caldaie, scambiatori di calore e tubazioni, determinando notevoli sprechi energetici.
Adatto sia per impianti a produzione di acqua calda sanitaria e riscaldamento (caldaie) sia per impianti a produzione di sola acqua calda sanitaria (scaldabagni a gas o boiler elettrici) sembra essere una valida soluzione per ridurre le spese di manutenzione dovute a guasti… valida alternativa all’addolcitore.
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