Prima che arrivi il grande freddo è importante verificare il buon funzionamento della caldaia di casa. Possedere una caldaia significa dover effettuare dei controlli periodici. In primis però, è necessario comprendere che esistono due tipologie di interventi: la manutenzione ordinaria della caldaia e la prova fumi.
Manutenzione caldaia: obbligatoria per tutti i tipi di impianto
Ogni quanto tempo si effettua la manutenzione?
Secondo la legge (D.P.R n.74 del 16 aprile 2013) non vi è alcun obbligo in merito ai tempi di manutenzione salvo esplicite indicazioni fornite dall’installatore, dal manutentore o dal costruttore della caldaia. Nella stragrande maggioranza dei casi la cadenza è indicata nel libretto di uso e manutenzione del fabbricante o nel libretto di impianto di climatizzazione. Tuttavia, questo tipo di operazione si effettua ogni anno e ogni due si effettua anche l’analisi di combustione.
Verifica fumi: controlli periodici
Discorso a parte va fatto invece per il controllo dell’efficienza energetica con rilascio RCCE, ovvero per la prova fumi della caldaia e del rendimento di combustione. In questo caso, la legge prevede un periodo compreso da 1 a 4 anni a seconda della potenza e del tipo di combustibile.
- Caldaie alimentate a combustibile liquido o solido, di potenza termica compresa fra 10 e 100 kW: ogni 2 anni
- Caldaie alimentate a combustibile liquido o solido, di potenza termica superiore a 100 kW: ogni anno
- Caldaie alimentate a gas, metano o GPL, di potenza termica compresa fra 10 e 100 kW:ogni 4 anni salvo indicazioni scritte diverse indicate dal manutentore, installatore o costruttore nel libretto di impianto di climatizzazione o nel libretto di uso e manutenzione (normalmente ogni 2 anni per le caldaie di potenza inferiore a 35 KW)
- Caldaie alimentate a gas, metano o GPL, di potenza termica superiore a 100 kW: ogni 2 anni, salvo indicazioni scritte diverse indicate dal manutentore, installatore o costruttore nel libretto di impianto di climatizzazione o nel libretto di uso e manutenzione.(normalmente ogni anno)
Inoltre, la prova fumi deve essere effettuata anche nel caso di prima accensione della caldaia. Ma non solo. Anche in caso di sostituzione di apparecchi del sottosistema di generazione (es. generatore di calore) e anche nel caso in cui vengano effettuati interventi che non siano quelli periodici indicati sopra, ma che comportino una modifica dell’efficienza energetica. Al termine dei controlli, il manutentore, rilascia un rapporto di controllo che dovrà essere allegato al libretto d’impianto.
Lascia un Commento
Vuoi partecipare alla discussione?Fornisci il tuo contributo!